Come abbiamo visto in precedenza, lo sviluppo del puledro e l’attenzione che dobbiamo porre nella sua alimentazione parte dal momento in cui è ancora un prodotto del concepimento, prima cioè della sua nascita. Durante il primo anno del puledro l’incremento medio di peso è circa di un kg al giorno, per questo motivo, un corretto equilibrio tra i diversi nutrienti è fondamentale per consentire uno sviluppo ottimale. Errori nutrizionali in questa fase possono compromettere la crescita armonica e la futura carriera agonistica del puledro.
La maggior parte dei puledri viene svezzata tra i 5 e i 7 mesi di età. Durante i primi mesi si nutre solo col latte materno ed entro i 4 mesi il puledro inizia a ingerire foraggio. La produzione di latte rallenta leggermente e da questo momento i puledri iniziano a sottrarre il mangime che viene somministrato alla fattrice. In questa fase è necessario prestare attenzione all’alimentazione della fattrice, come descritto nel nostro precedente articolo
Dallo svezzamento l’incremento di peso giornaliero di un puledro è in media di 400-700 g e diminuisce in con l’avanzare dell’età. La crescita di altezza nel primo anno del puledro è invece in media di 2 centimetri al mese al garrese. Dopo l’anno d’età e fino al raggiungimento dell’età adulta, l’accrescimento prosegue ad un ritmo più contenuto: da 150 a 300 g al giorno.
è fortemente influenzato dalla dieta, in particolar modo dalla quantità di energia e proteine somministrate. A 12 mesi il puledro ha raggiunto circa il 65% del suo peso da adulto e più del 90% dell’altezza. A 18 mesi il peso è circa il 75% del peso da adulto e l’altezza il 95%. L’alimentazione è quindi un aspetto cruciale sin dallo svezzamento ed è necessario che il tasso di crescita sia costante, senza crolli o picchi, per evitare un aumentato rischio di anomalie nello sviluppo scheletrico.
Forse l’informazione più importante su cui soffermarsi è che nonostante la piccola mole, i puledri svezzati hanno enormi esigenze nutrizionali a causa delle richieste di crescita durante il primo anno. Secondo il National Research Council’s Nutrient Requirements of Horses, un puledro svezzato di 6 mesi con un peso previsto da adulto di 500 kg ha un fabbisogno di energia digeribile (ED) di 16,5 Mcal al giorno e un fabbisogno di proteina di 676 g. Per avere un’idea di questi numeri, si consideri che un cavallo adulto di 500 kg per il mantenimento ha bisogno di 16,7 Mcal al giorno di ED e 630 g di proteina. Quindi, anche se un puledro nel suo primo anno di età non pesa nemmeno 225 chilogrammi, le sue esigenze caloriche e proteiche sono le stesse di un cavallo maturo che è il doppio della sua mole.
Growing stage | Weight (kg) | De (Mcal) | CP (g) | Lysine (g) | Ca (g) | P (g) |
4 months | 170 | 13.30 | 669 | 28.80 | 39.10 | 21.70 |
6 months | 210 | 16.50 | 676 | 29.10 | 38.60 | 21.50 |
12 months | 320 | 18.80 | 846 | 36.40 | 37.70 | 20.90 |
Dopo i 6 mesi d’età i puledri mangiano in modo molto più indipendente e sono in grado di gestire quantità superiori di foraggio. I puledri nascono con un intestino posteriore che manca di un corredo completo di microflora enterica, per questo motivo non sono in grado di utilizzare completamente i foraggi complessi come fanno i cavalli adulti.
La funzionalità intestinale progredisce con l’età del durante il primo anno del puledro. Inoltre, i puledri nascono senza denti e mentre i premolari decidui compaiono nelle prime settimane, i molari non appaiono fino a quando il puledro non ha dai 9 ai 15 mesi di età. L’etologia dell’animale, l’intestino immaturo e la dentizione poco precoce sono motivi per ritenere che lo svezzamento non deve avvenire prima dei 6 mesi di età. I foraggi dovranno essere di qualità, da tenere in considerazione è anche l’erba medica per il buon apporto proteico e di calcio, senza superare però il 30% della razione di foraggio.
Solitamente per i mangimi, ci si affida a diete commerciali formulate per cavalli. I cereali usati nell’alimentazione equina sono carenti in alcuni aminoacidi essenziali, tra cui la lisina.
Ciò di cui hanno bisogno i puledri in crescita durante il primo anno è proprio una fonte di proteina di buona qualità, biodisponibile e soprattutto contenente un’elevata quantità di lisina. Le diete troppo ricche di carboidrati potrebbero contribuire all’insorgenza di problemi legati ad alterazioni dello sviluppo scheletrico. Suggeriamo di introdurre nella dieta del puledro un mangime complementare come Mac Breed, che apporta 20.000 mg/kg di lisina e, grazie alla sua composizione, aiuta a evitare carenze nutrizionali e consente un bilanciamento della razione.
Minerali e vitamine sono fondamentali per la crescita soprattutto perché il latte materno contiene ridotte quantità di zinco e rame e superato lo svezzamento tali minerali devono essere assunti attraverso la dieta solida. Studi in campo hanno messo in risalto una correlazione negativa tra la concentrazione di rame nella dieta durante il primo anno del puledro e l’incidenza di anomalie scheletriche, avvalorando un diretto rapporto tra ridotta assunzione di rame ed inferiore qualità del collagene, con conseguenti problemi cartilaginei. La vitamina A è importante per l’organizzazione dello scheletro e qualora sia insufficiente il suo apporto nella dieta si manifesta con un danno alle cartilagini di accrescimento. Inoltre, la calcificazione procede ma in modo disordinato con ossa più corte, spesse e deformate, che predispongono ad alterzioni della fisiologia tendinea.
Anche la carenza di Vitamina D comporta conseguenze disastrose per lo sviluppo scheletrico: crescita stentata, scarsa calcificazione, ingrossamento delle articolazioni e deformazioni ossee. Un mangime minerale che apporta aminoacidi, vitamine e minerali indispensabili per la crescita del puledro durante il primo anno è proprio Osteo foal.
È necessario chiedere all’allevatore con cosa fosse alimentato il puledro e continuare con lo stesso mangime, almeno fino a quando non si sia ben ambientato. La stessa cosa vale per il fieno: chiedere se puoi prendere o acquistare una balla di fieno dell’allevatore in modo da poter fare anche questa transizione lentamente. Svezzamenti, accasamenti e cambi di proprietario, sono eventi così stressanti per il puledro che sarebbe consigliato somministrare sempre un mangime complementare che supporti la normale fisiologia gastrica come Trophogast pellet.
Nel primo anno del puledro, l’accesso al paddock ha due funzioni fondamentali: la prima di natura nutrizionale perché gli permette di assumere alimento in modo costante nel rispetto della sua fisiologia, la seconda riguarda la possibilità di muoversi in libertà in uno spazio ampio. Questo è sostanziale per lo sviluppo dell’apparato scheletrico in particolare degli arti e dello zoccolo. Se si vuole ulteriormente aiutare il puledro, supportando l’apparato osteo-cartilagineo dal punto di vista nutrizionale, si può supplementare la dieta con mangimi complementari che contengano in particolare Msm, Glucosamina e Lisina, come Artro Gag.
Come abbiamo potuto vedere insieme, un’alimentazione scarsamente bilanciata, con eccessi o carenze, può predisporre ad alterazioni della normale costruzione dell’apparato scheletrico durante il primo anno del puledro. Il danno che ne deriva impedisce agli yearling di esprimere le massime potenzialità genetiche da adulti sia come altezza e peso sia come performance.
Se hai dei dubbi su come stai gestendo la razione dei tuoi puledri, scrivi una mail a info@equiplanet.it
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BIBLIOGRAFIA