In ogni scuderia c’è un pony, anche quando non ci sono dei bambini a cui insegnare i basilari fondamenti dell’equitazione. Spesso identifichiamo i pony come dei cavalli in miniatura e pensiamo che per nutrirli in modo corretto sia sufficiente somministrare la stessa dieta che quotidianamente offriamo ai nostri cavalli, ma in quantità ridotta. Questo può non sempre essere sufficiente nella gestione del pony, vediamo insieme caratteristiche e peculiarità di questi preziosi animali.
La maggior parte delle razze moderne di pony discende da antichi cavalli che vivevano in climi rigidi, soprattutto nelle terre fredde e aspre del nord Europa, tra cui la Scandinavia e l’Islanda. Il loro adattamento evolutivo è avvenuto nel corso di centinaia di migliaia di anni e si sono adattati a temperature glaciali e a foraggi di bassa qualità.
A differenza delle razze equine moderne, che sono state sottoposte a un’intensa selezione domestica, il pony rimane rustico e poco evoluto. Le variazioni stagionali naturalmente adattive dell’appetito, del fabbisogno energetico metabolico e del comportamento alimentare persistono tuttora, anche in condizioni domestiche. Uno studio suggerisce che le spinte fisiologiche che promuovono la sopravvivenza del pony allo stato naturale rendono questi animali inadatti ai normali protocolli nutrizionali formulati per i cavalli. Per ottimizzare il benessere e mantenere una buona condizione corporea, la gestione domestica dei pony dovrebbe essere adattata alle aspettative nutrizionali proprie di questa razza.
I ricercatori hanno scoperto che i pony, tendono ad aumentare e mantenere il peso più facilmente di altre razze, semplicemente perché è nella loro natura genetica farlo, come abbiamo detto. Ad esempio, sono più efficienti nel digerire il foraggio rispetto ai cavalli e ne ricavano più energia. I risultati delle ultime ricerche indicano anche che sono spesso inclini all’insulino-resistenza. Questa tendenza aumenta il rischio di sviluppare altri problemi legati al metabolismo e all’obesità, che grava sulle articolazioni e incide sulle prestazioni. I pony sovrappeso, inoltre, non riescono a sudare in modo corretto, il che impedisce loro di raffreddare adeguatamente il corpo.
Il fatto che i pony vengano etichettati come animali easy keeper non significa necessariamente che siano più facili da alimentare. Al fine di controllare il mantenimento del peso, è necessario valutare con attenzione i pony, dare ad ognuno il punteggio per il BCS (body condition score) e ancor meglio utilizzare un metro per misurare la circonferenza e ripetere e segnare costantemente questi parametri una volta al mese.
Una razione giornaliera standard per un cavallo equivale a circa il 2% del peso corporeo. Se si considera il peso ideale di un pony 270 kg, il 2% corrisponde a circa 5,4 kg che tra fieno e concentrati e non sembra una quantità elevata. Molti pony mantengono meglio il peso con una percentuale minore e quelli a regime alimentare restrittivo e limitato potrebbero aver bisogno di mangiare una quantità ancora inferiore.
Quando si incoraggia la perdita di peso, tuttavia, bisogna rispettare i limiti e non affrettare il processo. È importante non scendete al di sotto dell’1,25%, altrimenti non riceverà il nutrimento di cui ha bisogno e probabilmente comincerà a sviluppare alcuni comportamenti stereotipati. Secondo alcuni studi si può arrivare all’1% col foraggio, evitando l’uso di lettiere in paglia per impedirne l’assunzione da parte del pony.
I pony impiegano più tempo dei cavalli per mangiare la stessa quantità di cibo e bruciano circa il 50% in più di calorie masticando, rispetto ai cavalli. La lunghezza delle fibre e la frequenza dei pasti potrebbero essere aumentate per prolungare i tempi di prensione e masticazione. Inoltre, è consigliato ridurre gli intervalli tra i pasti per limitare i cambiamenti comportamentali associati ai periodi di privazione del cibo.
Se i pony acquistano peso senza mangiare troppo e a sviluppare un collo crestato obesità, allora questo può suggerire che potrebbero anche produrre molta insulina. In ogni caso dobbiamo alimentare i pony con alimenti a basso indice glicemico, con fieni poveri in carboidrati non strutturali (10% circa) e prediligere eventualmente fonti di fibra e grassi, ma in quantità moderate. Se il fieno ad alto contenuto di zuccheri è l’unica scelta possibile, è consigliato metterlo a bagno in acqua per circa un’ora.
Nei pony è raccomanda la supplementazione di mangimi complementari contenenti oli vegetali come Oil Performance (olio di lino, soia e riso) ed è fortemente sconsigliato l’uso di mangimi concentrati con elevato tenore di amido come i mangimi tradizionali per cavalli. L’olio fornisce calorie ma non influisce sui livelli di insulina, questo lo rende un alimento consigliato anche nei pony con condizione di insulino-resistenza.
I lieviti, contenuti nei mangimi complementari come Equigest, se inseriti nelle diete dei pony, possono essere potenzialmente utilizzati per contrastare l’acidosi e aumentare la digeribilità delle fibre. In questo modo, possono contribuire a soddisfare il fabbisogno energetico dei pony da competizione, mantenendo al contempo il benessere intestinale.
La maggior parte dei pony sopravvive bene anche senza mangimi di base. Tuttavia, il fieno da solo potrebbe non essere sufficiente a soddisfare tutte le loro esigenze nutrizionali. Ciò rende necessario l’integrazione con un mangime complementare bilanciatore come Mac Breed, per fornire vitamine e minerali sufficienti. È particolarmente difficile fornire questi nutrienti ai pony che seguono una dieta restrittiva:
Nell’alimentazione dei pony si devono limitare le calorie senza ridurre le altre sostanze nutritive come le vitamine e i minerali. Se non sono necessarie calorie aggiuntive all’impiego di foraggi e oli, si può integrare la razione con un mangime complementare in polvere che apporti vitamine, minerali e aminoacidi come Aminotech per soddisfare le esigenze nutrizionali dei pony.
Al paddock, i pony possono assumere cibo fino al 5% del loro peso corporeo in un giorno, per questo l’accesso dovrebbe essere limitato, oppure si possono lasciare i pony a pascolare in terreni aridi. In primavera, quando l’erba è più ricca di carboidrati non strutturali, è consigliato l’uso della musara, anche per evitare le conseguenze dovute alla rapida fermentazione dell’erba.
Hai difficoltà a far mantenere il peso al tuo pony, dovrebbe essere sottoposto a un regime alimentare restrittivo? Se hai dei dubbi su come agire, scrivici una mail all’indirizzo info@equiplanet.it