Grassi e oli nell’alimentazione del cavallo: il loro utilizzo suscita un interesse sempre più è crescente, grazie ai vantaggi che ne derivano. Minore utilizzo dei concentrati per incrementare l’apporto calorico, aumento dell’efficienza riproduttiva e dell’energia durante l’esercizio oltre a una migliore modulazione della risposta immunitaria. Approfondiamo insieme quali sono i grassi e gli oli più appropriati per il cavallo e come usarli per trarne il maggior beneficio.
I grassi possono essere animali o vegetali; quelli destinati al cavallo sono grassi insaturi, generalmente sotto forma di oli, poiché a temperatura ambiente sono in forma liquida. Gli acidi grassi sono componenti fondamentali dei lipidi e tra questi rientrano i più famosi Omega 3 e Omega 6 che sono definiti “essenziali” in quanto non possono essere sintetizzati dall’organismo. La loro assunzione è fondamentale, sono infatti i precursori di molecole e sostanze che modulano il sistema immunitario e influenzano il sistema cardiovascolare.
Le fonti di grasso per il cavallo nella dieta di base sono il fieno e il mangime. Anche se il fieno e il pascolo hanno un basso contenuto totale di grassi, in genere meno del 5%,la maggior parte del grasso è costituito da acidi grassi omega 3, mentre il grasso nei cereali e nei mangimi per cavalli è costituito principalmente da omega 6. Diete squilibrate con poco fieno ed elevate quantità di cereali spostano il rapporto a favore degli omega 6, con pessime conseguenze per l’organismo.
Una volta che un cavallo ingerisce del grasso o olio, gli enzimi (chiamati lipasi) nello stomaco iniziano a scomporlo. La maggior parte della digestione dei grassi avviene nell’intestino tenue, in particolare nel duodeno e nel digiuno. Dopo l’assorbimento, i grassi si spostano verso il fegato, il tessuto adiposo o altrove, a seconda delle necessità, per essere immagazzinati o utilizzati. I grassi che non vengono assorbiti nell’intestino tenue viaggiano verso l’intestino crasso e colon e vengono espulsi nelle feci.
In diversi studi i ricercatori hanno trovato differenze drastiche nella digeribilità delle varie fonti di grasso nella dieta del cavallo. I grassi dei foraggi sembrano essere digeribili al 55%, mentre i grassi dell’olio sono digeribili al 100%.
Se somministriamo 70-80 ml di olio al giorno avranno un effetto benefico sul mantello, questa quantità fornisce solo il 2,5% dell’Energia Digeribile (ED) richiesta da un cavallo in lavoro moderato. Per esercizi più impegnativi sono necessari quantitativi di olio superiori. Ad esempio, un cavallo sottoposto a intensa attività sportiva dovrebbe avere in razione 400 grammi (circa 450 ml) di oli vegetali al giorno. È difficile che si arrivi a questi quantitativi poiché gli oli rappresentano una fonte di energia dispendiosa, costano infatti il doppio per caloria rispetto ai cereali.
I grassi sono importanti per la riproduzione, il ruolo degli omega 3 nella fertilità sono noti da diverso tempo nello stallone e nella fattrice sia per l’induzione al calore sia per migliorare il contenuto di grasso nel latte durante la lattazione che dopo i primi 30 giorni decresce tanto quanto il contenuto proteico. In questa situazione è utile impiegare un mangime complementare come Omega Energy.
I grassi sono utili nei cavalli nervosi alcuni ricercatori come Holland et al, hanno suggerito che sostituire le tipiche diete a base di cereali con alcuni grassi può potenzialmente ridurre la reattività dei cavalli. Secondo uno studio, anche i puledri nutriti con una dieta a base di grassi e fibre (come Fat Fiber) sono apparsi meno stressati e reattivi dopo lo svezzamento rispetto a quelli alimentati con un mangime tradizionale a base di cereali.
Una supplementazione di grassi protratta nel tempo associata unitamente a un allenamento appropriato comporta un minor dispendio di glucosio e glicogeno, questa condizione potrebbe ritardare l’insorgenza della fatica durante gli esercizi di endurance. Uno studio recentemente condotto dal Kentucky Equine Research su cavalli arabi ha proprio dimostrato questo effetto di risparmio energetico. Dopo dieci settimane di supplementazione di grasso (10%) i cavalli usavano il 30% in meno di glucosio e di glicogeno muscolare durante un esercizio test di endurance.
Nel cavallo da endurance, l’integrazione di almeno l’8% di grassi nella dieta sembra mantenere i parametri ematici come il glucosio e gli acidi grassi liberi nel range. Con questo tipo di dieta i ricercatori hanno anche evidenziato livelli più bassi di lattato nei cavalli che eseguono esercizi a bassa intensità.
I nutrizionisti dicono un minimo di 10-12 settimane, anche se alcuni ricercatori hanno riportato cambiamenti in 3-5 settimane. L’alimentazione coerente è la chiave per vedere i risultati.
Nessuna fonte di Omega 3,6 è pessima per il cavallo, ma alcune fonti sono certamente migliori di altre:
Meglio scegliere prodotti a base di olio con il migliore rapporto omega 3:omega 6, estratti meccanicamente come Oil Performance. è importante evitare prodotti con estrazione chimica che possono presentare inquinanti che poi possono danneggiare l’organismo del cavallo, un animale ormai molto longevo, dove bisogna evitare l’accumulo di sostanze nocive.
L’aggiunta di grassi alla dieta del tuo cavallo può essere un ottimo modo per aumentare l’apporto calorico e mantenere la condizione nei cavalli durante la stagione invernale che si sta avvicinando. Tuttavia, prima di aggiungere una fonte di grasso, valuta insieme a un esperto in nutrizione equina la situazione di partenza, in base allo stato di ingrassamento del cavallo e la razione. Prenditi anche del tempo per determinare quale fonte di grasso ha più senso in base alla dieta generale del tuo cavallo e contattaci per un consiglio personalizzato per la tua scuderia o per il tuo cavallo.