Ogni cavaliere sa che lo stress può incidere notevolmente sulle performance atletiche del suo cavallo, ma talvolta ne sottovaluta le manifestazioni. Il nervosismo e l’agitazione, ad esempio, vengono sempre imputate al temperamento del soggetto, non si pensa mai che l’origine del problema sia gastrico e che si manifesti con alterazioni comportamentali.
L’ulcera gastrica nel cavallo più frequente interessa la mucosa squamosa dello stomaco Equine Squamous Gastric Disease (ESGD). Se non sono di grave entità, passano spesso inosservate perché il cavallo manifesta uno o più di questi segni: pelo opaco, sbadiglio, feci maleodoranti, appetito capriccioso e scarsa propensione al lavoro. Sovente queste manifestazioni vengono erroneamente attribuite all’aumento delle temperature ambientali, perché il periodo in cui si presentano più frequentemente corrisponde al periodo primaverile-estivo, quando in realtà sono più intense le attività sportive con un gran numero di competizioni in calendario.
Le principali cause di Ulcera Gastrica nel cavallo sono dovute a eventi stressanti (trasporto, esercizio fisico intenso) eventi naturali consueti (svezzamenti, separazioni dal branco, cambio di proprietario) che vengono affrontati in maniera inappropriata o errori di alimentazione. Tra gli errori di management più frequenti si annoverano diete troppo ricche di cereali, digiuni prolungati e carenza di fieno di buona qualità.
Uno studio retrospettivo inglese ha riportato che il 54% dei cavalli da passeggiata e il 64% dei cavalli sportivi è soggetto a ulcere. La presenza di tali lesioni, nell’immaginario collettivo equestre, è attribuita quasi esclusivamente al cavallo da corsa, la cui prevalenza sfiora, in effetti, il 100% nei periodi di gara.
Dal punto di vista etologico è consigliato tenere più possibile i cavalli in paddock, evitare la scuderizzazione per periodi lunghi e farli stare a contatto con altri soggetti, poiché in natura il cavallo è un animale sociale, abituato a vivere in branco.
Ci sono accorgimenti nutrizionali che si rendono utili come somministrare fieno ad libitum. La sera si possono utilizzare le reti da slow feeding da appendere al box, che permettono una prensione più lenta dell’alimento, impedendo che il cavallo rimanga a digiuno durante le ore notturne. Inoltre, si deve usare l’accortezza di dividere i concentrati in più pasti da somministrare dopo il fieno. Sono da prediligere mangimi con basso tenore di amidi che contengono l’acidità gastrica oltre a quella muscolare, evitando la produzione e l’accumulo di acido lattico.
Ci sono dei mangimi complementari da inserire in razione per proteggere la mucosa gastrica e promuoverne la normale fisiologia. Un cavallo stressato o impegnato in allenamenti intensi e competizioni dovrebbe avere diete integrate con questo tipo di prodotti. Possono eventualmente essere somministrati a cicli, la cui durata minima dev’essere di 25-30 giorni ciascuno.
Equiplanet, da oltre 20 anni si occupa di nutrizione del cavallo sportivo, con particolare attenzione al suo benessere. Nello stabilimento Tecnozoo, di cui Equiplanet è brand, vengono prodotti mangimi come Fat Fiber con ridotto tenore di amidi e Trophogast Pellet. Quest’ultimo è un mangime complementare a base di pectine, lecitina ed estratto di Castanea Sativa ed è consigliato nel supporto della muscosa gastrica del cavallo. La sua efficacia, nel promuovere la guarigione di ulcere di grado moderato, è stata recentemente testata con successo su cavalli da endurance in piena attività sportiva, attraverso uno studio condotto dall’Università degli Studi di Milano – dipartimento di Medicina Veterinaria.
Sono stati reclutati per lo studio 15 cavalli da endurance appartenenti a 3 scuderie e assegnati in maniera casuale in uno dei due gruppi (T = trattamento, C = controllo). Il gruppo trattamento ha ricevuto Trophogast Pellet per 30 giorni contestualmente a delle modifiche di gestione (alimentazione, accesso al paddock, disponibilità del fieno…). Il gruppo controllo è stato sottoposto solo a un cambiamento del management. Tutti i cavalli dello studio sono stati sottoposti a gastroscopia al giorno 0 ed è stato attribuito loro un punteggio in base alle lesioni della mucosa dello stomaco. Al giorno 30 è stato ripetuto l’esame gastroscopico che ha riscontrato un miglioramento statisticamente significativo del gruppo T.