Stanchezza, affaticabilità, crampi muscolari e riluttanza al movimento sono tutte manifestazioni che avrai notato nel tuo cavallo, almeno una volta, dopo un allenamento o una competizione. L’obiettivo dell’alimentazione dei cavalli atleti è quello di reintegrare i livelli di glicogeno (la forma di immagazzinamento del glucosio, importante per l’energia) e di prevenire l’affaticamento.
I cavalli ricavano la maggior parte dell’energia, di cui hanno bisogno per lavorare, dal glucosio (che si trova soprattutto nei carboidrati) e dagli aminoacidi, i mattoni che costituiscono le proteine. Una volta digeriti, l’organismo può trasformare il glucosio e gli aminoacidi in adenosina trifosfato (ATP) da utilizzare come energia.
I cavalli da endurance si affidano quasi esclusivamente alla sintesi dell’energia aerobica per percorrere costantemente 60 km o più.
I Quarter Horse che fanno barrel ad esempio, utilizzano questo tipo di metabolismo
Tutte le discipline utilizzano entrambi i metabolismi in proporzioni diverse, a seconda dell’intensità e della durata del lavoro. Il metabolismo anaerobico ha il vantaggio di fornire velocemente energia e a valori nettamente più alti di quelli forniti dai processi ossidativi, ma a discapito di ciò è velocemente depleto e porta alla produzione di metaboliti e sottoprodotti. Il cavallo durante l’allenamento e le competizioni accumula acido lattico, responsabile della fatica.
La forma fisica gioca un ruolo fondamentale nella capacità ossidativa dei muscoli. Più a lungo i muscoli del cavallo possono lavorare con il metabolismo aerobico, meno calore e metaboliti come l’acido lattico vengono prodotti. L’esercizio fisico regolare stimola cambiamenti nell’organismo che facilitano l’apporto di ossigeno alle cellule muscolari e modificano la struttura delle fibre muscolari in modo che siano in grado di affrontare meglio le esigenze richieste.
L’esercizio muscolare aumenta sia il fabbisogno tissutale di ossigeno che la respirazione cellulare e provoca una sovrapproduzione di radicali liberi. Quando la produzione di radicali liberi supera la capacità antiossidante della cellula si sviluppa un danno tissutale a causa dello stress ossidativo. L’allenamento controllato e mangimi complementari a supporto della muscolatura possono contribuire a ridurre il danno da radicali liberi. Evit Liquido è un mangime complementare a base di Vitamina E e Selenio, a supporto della muscolatura. La carenza di Vitamina E è infatti sempre associata a quella di Selenio.
A contrastare la formazione di acido lattico è anche un buon riscaldamento. Questo consente ai tessuti muscolari di accedere alle riserve di energia, aumenta la temperatura dei tessuti molli per favorire l’elasticità di tendini e legamenti e migliora il metabolismo aerobio, ritardando l’affaticamento
Dopo la competizione deve iniziare un adeguato raffreddamento. Non arrestare immediatamente il cavallo, ma procedere al passo, il movimento lento aumenta la quantità di calore e di acido lattico che viene eliminata dai muscoli rispetto a quando si sta fermi. Questo non solo facilita un rapido recupero cardiovascolare, ma aiuta anche a minimizzare l’indolenzimento muscolare nei giorni successivi.
Equiplanet, da sempre attenta ai problemi legati all’accumulo di acido lattico, ha nella sua gamma di prodotti diversi mangimi complementari che favoriscono l’eliminazione dell’acido lattico.
Tutti i cavalli hanno bisogno di acqua per mantenere il loro metabolismo efficiente. Il tempo di assunzione dell’acqua dopo l’esercizio dipende dallo sforzo e dalla velocità con cui il cavallo ha lavorato. Un cavallo da endurance che lavora in aerobiosi, ad esempio, può bere ogni volta che lo desidera. Un cavallo che svolge un esercizio anaerobico come un cavallo da galoppo o da salto, deve raffreddarsi a sufficienza prima di poter bere a lungo. È opportuno offrire acqua a questi cavalli, ma in modo graduale.
Durante una competizione o un allenamento intenso è raccomandato l’uso di elettroliti da somministrare due volte al giorno, in aggiunta al mangime. Uno studio ha stimato che il cavallo da endurance che corre le 80-160 km necessita di una integrazione di elettroliti ogni 30 km dipendentemente dalla temperatura e dalle condizioni atmosferiche
Una volta che il cavallo che lavora in anaerobiosi si è raffreddato è possibile somministrargli il fieno, mentre i cereali devono essere dati diverse ore dopo per garantire che il flusso sanguigno venga reindirizzato dai muscoli al tratto intestinale.
Quando sono sul rimorchio, i cavalli utilizzano costantemente i loro muscoli per l’equilibrio. Per questo motivo, l’ideale sarebbe arrivare qualche giorno prima a una gara, se possibile, per dare al cavallo il tempo di riprendersi. Dopo l’evento, aspettate che sia fresco e riposato prima di caricarlo e tornare a casa. Non tutti possono permettersi questo lusso a causa della logistica, quindi bisogna essere consapevoli di come lo stress da trasporto – in entrambe le direzioni – possa influire sul cavallo.
In conclusione, un buon allenamento, un’alimentazione appropriata e l’impiego di mangimi complementari che favoriscono la metabolizzazione dell’acido lattico, permettono al cavallo di sostenere le performance desiderate. Per maggiori informazioni scrivi a info@equiplanet.it