Gli elettroliti sono degli elementi che in soluzione conducono elettricità. Nel cavallo i più importanti sono Sodio, Potassio, Cloro, Calcio e Magnesio e presiedono a numerose funzioni come: la contrazione muscolare, l’osmosi dei fluidi corporei, l’equilibrio acido/base e la trasmissione degli impulsi nervosi. Sono tutti essenziali per la vita dei cavalli, ma in particolare Sodio, Potassio e Cloro devono essere forniti in maggiore quantità attraverso l’alimentazione perché sono eliminati con sudore in maniera considerevole. Al contrario di quello dell’uomo infatti, il sudore del cavallo è ipertonico rispetto al plasma, ovvero contiene una elevata quantità di sali. Nel cavallo è importante l’assunzione di acqua e il reintegro degli elettroliti per mantenere il corretto bilanciamento che si definisce “equilibrio elettrolitico”.
La sudorazione serve al cavallo per disperdere calore e l’evaporazione giunge fino al 65%. È stato calcolato che la quantità di calore generata in 1-2 minuti di esercizio fisico molto intenso da parte di un cavallo possa essere dissipata con l’evaporazione di 1 litro di sudore. Durante l’esercizio, l’iniziale aumento della temperatura può migliorare le prestazioni perché viene incrementata la produzione aerobica di energia. Tuttavia, più cresce lo sforzo fisico e maggiore è la produzione di calore a livello muscolare, anche più di 50 volte. Questo calore proviene dalla conversione dell’energia chimica in lavoro meccanico, ma solo un 25% dell’energia viene poi trasformata in lavoro e il 75% genera solo calore corporeo, che deve essere dissipato durante o dopo l’esercizio.
Spesso si sceglie di reintegrare la perdita di elettroliti solo nei cavalli sottoposti a intensa attività sportiva o quando la temperatura esterna è elevata. Erroneamente si sottovalutano tutte le situazioni che prevedono una perdita di elettroliti come salivazione, allattamento del puledro e fiande molli.
L’assorbimento degli elettroliti, contestualmente all’assorbimento d’acqua, si verifica a livello di cieco-colon, per questo il tratto intestinale in questione deve essere in buona salute per permettere che si verifichi ciò. La gestione della salute di questo segmento digestivo assume un’importanza fondamentale sullo stato di idratazione dei cavalli sportivi. Per sostenere la fisiologia dell’intestino, alcuni reidratanti come Reidral + CY contengono inulina, un prebiotico che promuove il transito e aiuta a regolarizzare le fermentazioni del cieco.
Diversi sono gli studi condotti sui cavalli e la perdita di sudore con l’esercizio, alcuni di questi hanno dimostrato che soggetti sottoposti a competizioni di endurance o cross country possono perdere in un solo giorno dal 2 al 7,4% del loro peso corporeo. Se consideriamo un cavallo dal peso di 500 kg e una perdita media del 5%, possiamo dire che in un solo giorno un cavallo può arrivare a perdere circa 25 kg di peso corporeo e può arrivare a produrre anche 30 litri di sudore in 5 ore. Nei cavalli da corsa la perdita è di circa 10 litri per una gara sul miglio. I cavalli disidratati possono avere una diminuzione del volume plasmatico che porta inevitabilmente a una riduzione della capacità di perfusione del muscolo scheletrico e della cute, con conseguente calo delle performance, stanchezza e talvolta ipertermia.
Un cavallo a riposo beve normalmente tra i 15 e i 35 litri d’acqua, dipendentemente dal tipo di foraggio assunto (erba o fieno), dalla quantità di proteine e di sali minerali nella dieta. Bisogna sempre prestare attenzione all’acqua a disposizione e alla funzionalità meccanismi di erogazione come pilette e beverini. Le manifestazioni più frequenti di una scarsa assunzione d’acqua sono: appetito capriccioso, calo delle prestazioni e stipsi. Caldo e fatica deprimono il senso di fame e della sete; un cavallo disidratato e stanco è un cavallo che più facilmente sarà soggetto a infortuni oltre che ad avere scarse performance. I sali minerali servono per invogliare il cavallo a bere, reintegrare gli elettroliti persi con la sudorazione e quindi ristabilire l’equilibrio elettrolitico.
Innanzitutto, in commercio troviamo diverse forme di reidratanti: in pasta, in polvere e liquidi. Sono preferibili le formulazioni bilanciate, con materie prime e additivi biodisponibili. I prodotti liquidi apportano generalmente pochi sali a causa di una normale saturazione della soluzione. Per questo è preferibile integrare le diete dei cavalli con mangimi complementari in pasta o in polvere. L’attività fisica determina un incremento della produzione di radicali liberi che danneggiano le cellule muscolari e di svariati organi. Solitamente ai più importanti sali minerali: cloruro di sodio, di potassio, di magnesio e fosfato bicalcico, vengono aggiunti antiossidanti come Vitamina C, per proteggere le cellule dallo stress ossidativo.
Master Lyte, mangime complementare Equiplanet oltre all’additivazione della Vitamina C contiene Maltodestrine che fungono da energetico durante le competizioni. Prodotti qualitativamente superiori come Reidral + CY apportano anche altri antiossidanti come Vitamina E, Selenio e Glicina a protezione delle cellule, soprattutto quelle muscolari. Infine, i prodotti più innovativi e completi, come appunto Reidral + CY contengono tamponi dell’acido lattico come ad esempio acido citrico e sodio propionato. È importante specificare che gli zuccheri contenuti in questi mangimi complementari aumentano la biodisponibilità degli elettroliti e sono d’aiuto anche nel renderli appetibili. La cosa migliore da fare, per abituare il cavallo al sapore, è inserirli gradualmente nell’alimento.
Sono da evitare prodotti troppo economici, perché spesso sono formulati con materie prime e additivi di scarsa qualità o non correttamente bilanciati. È meglio affidarsi ad aziende che si occupano da tempo di nutrizione del cavallo e hanno visto nel corso degli anni i risultati sul campo. Sono inoltre sconsigliati i blocchi di sale da appendere al box, come unica fonte di integrazione. Questi generalmente contengono solo cloruro di sodio, banale sale da cucina, che aumenta di certo il senso di sete, ma l’acqua assunta non riesce a essere trattenuta nell’organismo e viene rapidamente eliminata, con conseguente perdurare della disidratazione. Inoltre, le quantità di sale che il cavallo riesce ad assumere quotidianamente da un rullo sono nettamente inferiori a quelle consigliate per il reintegro dei sali.
La cosa importante è valutare attentamente quanto beve un cavallo, nelle scuderie sono frequenti i beverini a spinta, ai quali sarebbe opportuno posizionare un dosatore per verificare con precisione le quantità d’acqua assunte.I sali andrebbero somministrati sempre quando il cavallo è a riposo, perché in questo modo ha l’acqua a disposizione. L’integrazione con elettroliti senza continuo accesso all’acqua può aumentare notevolmente l’osmolarità del contenuto gastrico e diminuire lo svuotamento dello stomaco, per questo è da evitare durante le competizioni. Le formulazioni in pasta come Reidro Fast sono comode in viaggio e da portare in gara, utili anche per la presenza dei tamponi, ma bisogna sempre somministrarle tenendo presente quanto suddetto. In conclusione, è meglio fornire sali minerali al cavallo la sera o quando viene messo nel box dopo il lavoro o la competizione e ha la possibilità di abbeverarsi ad libitum.
Se hai dei dubbi su come utilizzare i sali minerali o quale scelta compiere per il tuo cavallo o la tua scuderia, manda una mail a info@equiplanet.it e i nostri tecnici sapranno consigliarti per il meglio.